Gli Iperborei. Museo Etnografico.

Le etnie del ceppo linguistico Eschimo-Aleutino possono essere definite, a ragione, gli Iperborei. La maggior parte dei vari gruppi e sottogruppi, di queste popolazioni, vive esclusivamente nella regione artica e solo le frange più meridionali di questi abita territori poco sotto questa area.
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gian_luigi_ghio
La tipica abitazione tradizionale groenlandese era bassa, più o meno quadrangolare, sempre situata vicino alla riva per poter raggiungere facilmente le imbarcazioni. Era realizzata con pareti in muratura, file di pietre intervallate da strati di di torba, con il tetto, coperto anch'esso di torba, sostenuto da travi di legno di deriva e o ossa di balena. l’interno era rivestito di pelli, dall'inizio del 20° sec. Si cominciò a rivestirla con una struttura interna di legno.
La tipica abitazione tradizionale groenlandese era bassa, più o meno quadrangolare, sempre situata vicino alla riva per poter raggiungere facilmente le imbarcazioni. Era realizzata con pareti in muratura, file di pietre intervallate da strati di di torba, con il tetto, coperto anch'esso di torba, sostenuto da travi di legno di deriva e o ossa di balena. l’interno era rivestito di pelli, dall'inizio del 20° sec. Si cominciò a rivestirla con una struttura interna di legno.
La tipica abitazione tradizionale groenlandese era bassa, più o meno quadrangolare, sempre situata vicino alla riva per poter raggiungere facilmente le imbarcazioni. Era realizzata con pareti in muratura, file di pietre intervallate da strati di di torba, con il tetto, coperto anch'esso di torba, sostenuto da travi di legno di deriva e o ossa di balena. l’interno era rivestito di pelli, dall'inizio del 20° sec. Si cominciò a rivestirla con una struttura interna di legno.

Inuit Groenlandesi

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Qarmaq è un'abitazione familiare inter-stagionale. degli Inuit Centrali, una via di mezzo tra una tenda un igloo e una casa semiiterrata. A seconda delle zone può essere a pianta rettangolare con le pareti in muratura o rotonda con solo la base di pietra e una lunga galleria d'ingresso , mentre la parte superiore è coperta da un doppio strato di pelli intervallato da uno spesso strato di Andromeda. I Qarmaq sono dimore prevalentemente per stagione fredda. Usati ancora fino agli anni '50.
Qarmaq è un'abitazione familiare inter-stagionale. degli Inuit Centrali, una via di mezzo tra una tenda un igloo e una casa semiiterrata. A seconda delle zone può essere a pianta rettangolare con le pareti in muratura o rotonda con solo la base di pietra e una lunga galleria d'ingresso , mentre la parte superiore è coperta da un doppio strato di pelli intervallato da uno spesso strato di Andromeda. I Qarmaq sono dimore prevalentemente per stagione fredda. Usati ancora fino agli anni '50.
Qarmaq è un'abitazione familiare inter-stagionale. degli Inuit Centrali, una via di mezzo tra una tenda un igloo e una casa semiiterrata. A seconda delle zone può essere a pianta rettangolare con le pareti in muratura o rotonda con solo la base di pietra e una lunga galleria d'ingresso , mentre la parte superiore è coperta da un doppio strato di pelli intervallato da uno spesso strato di Andromeda. I Qarmaq sono dimore prevalentemente per stagione fredda. Usati ancora fino agli anni '50.

Inuit Canada Artico Orientale

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In estate formavano villaggi costieri con un maggior numero di abitanti, ma in inverno erano distribuiti in piccoli insediamenti con case (igluryuak) che ospitavano fino a sei famiglie, la loro struttura sociale era basata su piccoli gruppi familiari che avevano un "capo" di solito di Carattere ereditario.
Struttura, pavimentazione e copertura delle igluryuak erano costituite da tronchi (legno di deriva),il tutto veniva poi ricoperto di zolle. L'ingresso era del tipo a galleria, generalmente piuttosto lungo e curvo, più basso del livello del pavimento e si poteva percorre solo a carponi. Una tenda conica, il tupiq estivo, montato davanti all'ingresso, fungeva da cucina. Il lucernario al centro del tetto poteva essere chiuso con un telo di budello traslucido o di pelle.
Struttura, pavimentazione e copertura delle igluryuak erano costituite da tronchi (legno di deriva),il tutto veniva poi ricoperto di zolle. L'ingresso era del tipo a galleria, generalmente piuttosto lungo e curvo, più basso del livello del pavimento e si poteva percorre solo a carponi. Una tenda conica, il tupiq estivo, montato davanti all'ingresso, fungeva da cucina. Il lucernario al centro del tetto poteva essere chiuso con un telo di budello traslucido o di pelle.

Siglit

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Le case sono generalmente semi-sotterranee in legno e ricoperte di zolle di terra con un ingresso a galleria, in mancanza o in carenza di legname si utilizzano le ossa dei cetacei. Tikigaq (Point Hope), con più di 500 case semi-sotterranee con la struttura in ossa di balena, è stato uno dei più grandi villaggi Inupiaq. Abitato ininterrottamente per quasi 15 secoli da una nutrita popolazione seminomade, oggi è in abbandono in quanto la popolazione ormai vive in abitazioni di tipo moderno
Le case invernali permanenti dei Taġiuġmiut (popolo del mare) sono costruite in legno e ricoperte di zolle di terra. Sono composte generalmente da un ambiente a cui si accede attraverso un ingresso a galleria. Lungo quest'ultimo sono presenti dei vani accessori, la cucina, e depositi vari. Queste case invernali possono essere occupate solo quando fa abbastanza freddo da mantenere il terreno ghiacciato. Durante l'estate l'acqua incomincia a filtrare da dappertutto rendendole inabitabili.
Ambienti interni di abitazioni e qargi con la struttura in legno. Le costruzioni semi-sotterranee (abitazioni o qargi) sono generalmente costruite in legno e ricoperte di zolle di terra con un ingresso a galleria, in mancanza o in carenza di legname si utilizzano le ossa dei cetacei.

Inupiaq

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Ho incluso tra gli Eschimesi asiatici anche gli abitanti delle isole Diomede. Popolo di confine a cavallo tra est e ovest, la loro affiliazione a questo o quell’altro gruppo è controversa, chi li cataloga come Naukan, quindi Siberiani, chi li considera Inupiaq, quindi Alaskani. Al di là della loro appartenenza linguistica, le loro abitazioni, seminterrate con ingresso a galleria e rivestite di pietre, sembrano simili al vecchio modello dei Naukan.
Le abitazioni dei Naukan sono caratterizzate dall’uso massiccio delle pietre. In alcuni casi, seppur sporadici, è sopravvissuto il vecchio modello a pianta quadrangolare, semisotterraneo con ingresso a galleria, più diffuse invece sono le dimore a pianta rotonda, con li pareti rivestite di pietre e il tetto cupoloide ricoperto di pelli, variante fissa della Yaranga; comunque dell’antico modello conserva il caratteristico ingresso a galleria.
L’antico villaggio di Naukan, situato a Capo Dezhnev, fu fondato intorno al 14esimo secolo. Nel 1958, circa 400 persone,prevalentemente cacciatori di mammiferi marini di lingua Naukan, abitanti in circa 60 case tradizionali e una ventina moderne, furono trasferiti in altri insediamenti. Oggi del villaggio rimangono solo le fondamenta in pietra delle case, alcuni oggetti e le ossa di trichechi e balene. Un’atmosfera sia nostalgica che pacifica regna in questo luogo a ricordo dei suoi abitanti.

Eschimesi Asiatici o Siberiani

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I pesci e le carni, prima di essere riposti nei depositi sotterranei vengono essiccati all'aria su apposite rastrelliere.
I villaggi variavano da due a più di una dozzina di case seminterrate coperte di zolle (ena ) per donne e ragazze, di uno o più  qasgiq per uomini e ragazzi e di magazzini .
La casa delle donne o Ena è una residenza semisotterranea con un basso corridoio d'entrata. Grande circa la metà del qasgiq è abitata da 2 o 5 donne strettamente imparentate e i loro figli. Funge anche da scuola e laboratorio per ragazze, dove imparano a cucire, a preparare il cibo, ....

Yup'ik centrali

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I Sugpiat vivevano in case semi-sotterranee chiamate ciqlluaq. Almeno sull'isola di Kodiak vi erano delle abitazioni con l'accesso dall'alto, con una stanza centrale con una serie di camere laterali accessibili attraverso stretti, passaggi stretti, le persone hanno usato queste stanze per dormire, fare il bagno di vapore, .... Tra i Chugach probabilmente si costruivano anche delle plankhouse, depositi su pali non mancavano in nessun insediamento.
I Sugpiat vivevano in case semi-sotterranee chiamate ciqlluaq. Quando erano lontani dai loro villaggi costruivano dei rifugi provvisori. Un lato della struttura era formato girando una canoa (angyaat) su un lato puntellandola con dei pali ricoperti di pelli o stuoie a formare la parete opposta.
I Sugpiat vivevano in case semi-sotterranee chiamate ciqlluaq. Erano delle strutture di legno ricoperte di paglia e a sua volta ricoperte da uno strato di zolle. L'entrata era di tipo a galleria l'interno era formato da una grande stanza con un focolare centrale.

Sugpiaq-Alutiiq

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Di solito ogni villaggio consisteva in un gruppo di case familiari e un grande edificio comune, chiamato dai russi kashim, un tipo di casa per uomini, fungeva da luogo di ritrovo, laboratorio e il centro cerimoniale. Quando erano lontani dai loro villaggi costruivano dei rifugi provvisori. Un lato della struttura era formato girando una canoa (Nigilax) su un lato puntellandola con dei pali ricoperti di pelli o stuoie a formare la parete opposta.
L’entrata era un foro sul tetto, un tronco intagliato era usato come una scala, l’ingresso su un lato, divenuto in seguito più comune, in antico era raro. Una grande casa, descritta dal Capitano Cook, aveva due aperture sul tetto, una per l'entrata e l'altra come lucernario. Pavimentata con stuoie, ogni casa era dotata di un trogolo per l’urina, usata per la concia delle pelli. Lampade a olio, in pietra, davano luce e calore. All’interno ogni famiglia aveva un compartimento separato con stuoie.
Barabara è una parola di origine siberiana usata dagli esploratori russi per riferirsi a qualsiasi tipo di casa indigena. Gli Unangan chiamavano le loro dimore ulax (ulaq, ulas) . Erano abitazioni semi-sotterranee, composte da un telaio di legno o di ossa di balena fasciato di stuoie e ricoperto con strati di zolle come isolante. Alcune erano grandi case comuni ospitanti diverse famiglie appartenenti allo stesso clan, altre più piccole ospitavano famiglie singole.

Unangan.

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