Occhicielo posts

Essere femmine, essere maschi oltre la cultura patriarcale
Ho conosciuto Rossana Di Fazio grazie a “E tu da che parte stai?”. Lei ha fondato e cura con Margherita Marcheselli enciclopediadelledonne.it e dirige la “rivista per ragazzi di tutti i generi” 8 pagine. Io sono una di quelle persone tanto sensibile alle parole che racchiudono bellezza, significato e agire da rimanere letteralmente “folgorata” davanti a una sua riflessione sulla cultura patriarcale condivisa nella mailing list del gruppo organizzativo del 5 maggio.
Educazione dei sensi: alleniamo la vista con i raggi di colore!
Laboratori creativi di A volte mi sento... inondare di emozioni. “L’educazione dei sensi, formando uomini osservatori, non compie solo un ufficio generico di adattamento all’epoca presente della civiltà, ma ancora prepara direttamente alla vita pratica.” La scoperta del bambino, Maria Montessori
Il bambino è il maestro… l’ascolto del cuore per diventare grandi
Mentre leggevo l’intervista di Francesca a Marta Tropeano sul tema dell’ascolto, mi accorgevo di quanto le loro parole preziose avessero in comune con il film Il bambino è il maestro di Alexandre Mourot, che avevo appena ammirato a Milano, al cinema Anteo, grazie alle organizzatrici della Rete Montessori. Una opportunità di assistere alla Prima italiana con il regista in sala, disposto a rispondere alle nostre numerose domande.
Arachidi in scena: laboratori creativi di A volte mi sento… inondare di emozioni
Non si può bluffare se c’è una civiltà teatrale. Ed il teatro è una grande forza civile. Il teatro toglie la vigliaccheria del vivere, la paura del diverso, la paura dell’altro, dell’ignoto, della vita, della morte. Con questa pregnante citazione di Leo de Bernadinis, la mia amica Annarita Vitolo – meravigliosa attrice e abitante stabile del mio cuore da più di un ventennio – concludeva l’intervista che le avevo fatto qui su Occhicielo in cui ci raccontava della sua esperienza di teatro con...
Bambini: il bello e il buono della noia
– Non vedo l’ora di finire tutto quello che devo fare, e star senza far niente almeno per un po’! Chi di noi non ha mai pronunciato questa frase o non l’ha almeno pensata, stretto tra una sensazione di fatica che lo avvolge come un bozzolo e un desiderio di rimanere in quel bozzolo senza interferenze, incombenze e impegni esterni?
Ascolto attivo per una scuola del cuore
Oggi c’è bisogno di una umanizzazione dei servizi educativi, c’è bisogno di una scuola del cuore. Così mi scriveva, in una mail profonda e delicata allo stesso tempo, Marta Tropeano, la pedagogista e autrice di racconti per bambini che oggi voglio presentare a voi amici di Occhicielo.
Quel libro parla di me!
Seduta accanto a mia figlia sui tappeti della Libreria dei ragazzi di Milano per la grande festa organizzata insieme al movimento E tu da che parte stai?, ascoltavo Elisa Castiglioni che leggeva il suo racconto d’esordio e pensavo – Quel libro parla di me! – perché in quel momento anche io ero La ragazza che legge le nuvole (Il Castoro 2012).
I laboratori creativi di A volte mi sento... tra natura ed emozioni
Oggi voglio presentarvi una persona che avrete modo di conoscere meglio nei prossimi mesi sul blog Occhicielo. La ragione per cui ciò sarà possibile sta nel fatto che lei – e così vi ho già svelato che è una donna – ha pensato dei bellissimi laboratori creativi ispirati ai miei libri. Io li ho letti, li ho sperimentati e, come sempre mi succede quando vivo delle belle esperienze, mi è venuta voglia di condividerli con voi.
Nati per leggere ad alta voce
Ve l’ho già detto che leggere ad alta voce ai bambini è una esperienza unica al mondo? Che quando la vivo finisce sempre che cammino sollevata da terra di mezzo metro e mi sento leggera come una piuma e forte come un leone? Probabilmente sì, ve l’ho già detto, ma poiché è la parte più straordinaria del mio lavoro e un’esperienza che fa bene alla salute mentale e fisica di chiunque voglia sperimentarla, penso che lo ripeterò altre dieci, cento, mille… enne volte.
Ambientamento nella scuola dell’infanzia… una danza al ritmo del cuore
Ed eccoci di nuovo a settembre. Un mese importante nel tempo dell’anno, con le vacanze che finiscono, il lavoro che riprende, l’estate che comincia a salutare e, naturalmente, le scuole che riaprono. Quando mi ritrovo a questo punto, ho una sensazione molto più netta del trascorrere del tempo: mi sembra che tutto cominci, di nuovo, e ancora una volta con un bel bagaglio di aspettative e di lavoro da fare.
Legame tra cugini... oltre la distanza e il tempo
La riflessione di Marina Massenz sulla relazione tra fratelli pubblicata qui su Occhicielo mi ha riportato indietro nel tempo, a ripensare alla mia infanzia e a quelle relazioni familiari che l’hanno caratterizzata e che, ancora oggi, sono tra i miei legami più profondi.
Il coniglio dispettoso: un racconto di amicizia, perdita e ricordo
Continua il viaggio nelle emozioni di Occhicielo, con un coniglio dispettoso che scopre la felicità grazie a un bambino capace di svelargli il segreto dell’infanzia! E poi il bambino scopre la perdita e comprende quanto è più dolce se c’è il ricordo.
Arriva l’estate… tempo di famiglia, tempo con i nostri figli
Sopraffatti da ritmi incalzanti, da incastri rocamboleschi e dal susseguirsi di molteplici impegni quotidiani, lamentiamo sempre la mancanza di tempo, oggetto del desiderio di grandi e piccini. Di tempo per noi, per fare quello che più ci interessa, ci rilassa, ci fa stare bene. E soprattutto di più tempo per stare con i nostri figli, che non sia solo quel che resta alla fine di una interminabile giornata.
Relazione tra fratelli: riflessioni su un legame importante
Come esploratrice nel mondo delle emozioni e delle relazioni umane, sono sempre alla ricerca di spunti interessanti per riflettere non solo su quanto imparare a gestire nel modo migliore le une e le altre possa aggiungere qualità alla nostra vita, ma anche su quanto entrambe – insieme – incidano profondamente nella formazione della nostra identità.
Emozioni in arte: la creatività a scuola
Tutti i bambini sono degli artisti nati. A dirlo ad alta voce è stato Pablo Picasso. Ma scommetto che a chiunque sarà capitato almeno una volta nella vita di pensarlo, mentre guardava la creazione di un bambino, a bocca aperta per la meraviglia. Di sicuro è successo a me.